17 giugno 2013
…può essere tranquillamente considerato, da
queste parti, lo sport per eccellenza, viene praticato da tutti, tutte le volte
che se ne ha l’occasione e il tempo.
Il villaggio ha la fortuna d’affacciarsi su
una piccola insenatura che con la bassa marea si trasforma in un campo da gioco
eccellente, con una profondità che supera i cento metri e una larghezza che
varia tra i trenta e i cento.
Quando
la bassa marea coincide con un orario favorevole, la spiaggia si trasforma in
un enorme campo da gioco, dove bambini, ragazzi e adulti si contendono ogni
tipo di pallone disponibile.
Il calcio è in grande diffusione anche tra le
ragazze e le donne…
un grande stimolo in questo senso l’ha data Massimiliano Lucchesi organizzando un incontro femminile tra Antintorona e Apangurina,
portando palloni, nuove magliette e le coppe per la premiazione. L’evento si è
trasformato in una grande festa per tutto il villaggio.
Ciò
che dalle nostre parti è considerato lo sport da praticarsi a queste
latitudini, viene ritenuto qui lavoro quotidiano. La canoa, il nuoto, la vela, il
diving e le camminate in montagna o in foresta sono attività giornaliere di
vita e lavoro… cosi lo sport ritorna a essere quello che era in origine:
agonismo, cameratismo e sollievo per lo spirito. Una festa da praticarsi tutti
insieme indipendentemente da sesso ed età. Spesso la domenica vengono
organizzate partite vere e proprie con arbitro e molto pubblico. Il livello di
gioco è alto e la correttezza esemplare, niente a che vedere con gli squallidi
esempi a cui siamo sempre più abituati nei nostri stadi.
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